L’eleganza di un uomo non si misura solo dall’apparenza , bensì è strettamente connessa alla cultura e al sapere. Il sapere è legato alle proprie origini, alla ricerca continua di un arricchimento ad ogni esperienza e avventure che la vita ci dona. Nel seguente post, ti mostriamo come vestirsi da sposo non si traduca unicamente nell’indossare un bell’abito , ma diventi un’espressione ricca di simbologia e valori.
Sai che la vera eleganza risiede nell’eccezionalità, per questo desideri che il tuo abito da sposo sia capace di trasmettere un carisma incomparabile. Hai indossato innumerevoli abiti, ma un matrimonio è sicuramente il momento perfetto per sfoggiare la tua versione migliore. Sei esigente e sai che il tuo outfit non sarà come gli altri, per questo ti farà sicuramente piacere approfondire alcune curiosità storiche sul tuo abito.
Vuoi che il tuo abito rifletta l’eleganza della tradizione? La sartoria classica sarà sempre la soluzione migliore, ma ti piacerà senz’altro sapere che esistono diverse origini ugualmente influenti nella storia della moda maschile. La sartoria napoletana e quella inglese meritano un’attenzione speciale, poiché entrambe sono complementari e nel corso dei decenni si sono evolute e nutrite a vicenda, per le loro origini, design e modellistiche.
L’abito italiano coniuga in modo sublime l’arte e l’eleganza di un capo intriso di tradizione. Nonostante la sua storia risalga al 1930, la giacca napoletana di oggi non si discosta molto da quella creata dal famoso sarto italiano Vincenzo Attolini che si caratterizza per la scollatura più bassa rispetto a quella abituale. Negli anni ’30, Attolini sfrutta la sua sensibilità per disegnare e tagliare una giacca dalla linea insolita e stravagante mai vista prima. La leggerezza e il comfort sono stati i suoi punti di forza, così come le sue cuciture impeccabili, realizzate come fosse una seconda pelle. Una tendenza radicata anche per il sarto Peppino Miniello, un altro dei nomi di spicco della moda napoletana.
Il cosiddetto Principe di Galles è, insieme al tweed, uno dei tessuti più famosi che esistono nel mondo degli abiti da uomo. Questa finitura è diventata di moda negli anni ’20 come una delle preferite di Edoardo VIII del Regno Unito, noto come Duca di Windsor, quando era Principe di Galles. Questo tipo di tessuti più classici e sobri sono caratteristici della sartoria inglese, nata nella mitica avenue londinese di Saville Row. L’abito inglese era originariamente armato e strutturato, per lo più in colori come il grigio o il blu scuro. Erano giacche con peso e caduta, con interni per dare corpo al capo e, a differenza delle italiane, con spalline essenziali.
Nomi, tessuti, date o aneddoti, sono piccoli dati che ne esaltano il valore e ti permettono di conoscere un po' più da vicino l’abito da sposo che sceglierai. Qualunque sia il design o lo stile, studiarne le origini e la storia migliorerà senza dubbio l’esperienza di indossare questo abito.